ecco il nuovo libro di Gilda Bertan e Emma Tellatin: Proiezioni, il cinema nelle scuole, emozioni e sguardi psicoanalitici.
dalla quarta di copertina:
“Le narrazioni cinematografiche rappresentano, conservano e tramandano quell’immaginario collettivo che ognuno può sentire come proprio. Le trame, le emozioni, le vicissitudini raccontate sono fatti che, in qualche modo, riguardano ognuno di noi. Il cinema è costitutivamente collegato ad un’emozione, che a sua volta rinvia ad un’esperienza di liberazione, ad un’esperienza catartica che depotenzia la razionalità per dar forza alle libere associazioni, così come avviene per gli adulti attraverso il sogno e per i bambini attraverso il gioco. In questo volume, che è un originale progetto di educazione all’affettività, le Autrici dimostrano concretamente le grandi potenzialità del cinema nella scuola come punto di aggregazione organica e momento centrale di riflessione e formazione. Biagio il randagio, il terribile Muntz, la banda dei bulli, Max il ribelle diventeranno i nemici interni ed esterni da cui difendersi, ma anche armi con cui attaccare e attraverso cui veicolare la propria aggressività; sollecitati dalle proiezioni, bambini e ragazzi si ritrovano in uno stato simile a quello del sogno, con un notevole carico di emozioni che potranno essere incanalate in una qualche forma espressiva (il disegno, il racconto, la rappresentazione scenica): un materiale emergente prezioso che potrà assumere forme contenitive che lo rendano comunicabile e fruibile in ambito educativo e didattico”.

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