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The Wise Baby. Il Poppante Saggio. Rivista del rinascimento ferencziano (2023). Volume 6, numero 1: Trauma e Riparazione

25,00

THE WISE BABY/IL POPPANTE SAGGIO
giornale della Renaissance Ferencziana

Edito a cura della Società Italiana di Psicoanalisi e Psicoterapia “Sándor Ferenczi”, (clicca qui per maggiorni informazioni sulla società e clicca qui per maggiori informazioni sulla rivista) THE WISE BABY, si propone quale organo italiano e plurilingue del movimento internazionale noto come “Rinascimento Ferencziano”.

Direttore Responsabile: Gianni Guasto

Editors-in chief: Carlo Bonomi e Gianni Guasto

Redattori Associati: Luca Bonini, Clara Mucci

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Esaurito

THE WISE BABY, rivista del rinascimento ferencziano, è organo della Società Italiana di Psicoanalisi e Psicoterapia “Sándor Ferenczi”.
Società Italiana di Psicoanalisi e Psicoterapia Sándor Ferenczi SIPeP-SF

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indice:

Presentazione del Vol 6 n°01 del 2023

Editoriale di Gianni Guasto

In questo primo numero del 2023, che abbiamo intitolato “Trauma e riparazione”, sono contenuti alcuni articoli che fanno riferimento al trauma, soprattutto a quello collettivo e comunque grave.

I primi due articoli presentano due diverse riflessioni sulla pandemia da Covid 19 che ha scosso il mondo intero durante l’ultimo triennio.

Daniel Kupermann scrive su “La catastrofe e le sue vicissitudini. Diniego ed effetti rivitalizzanti dell’aria buona”, riflettendo sui potenti meccanismi di diniego messi in atto dalla politica nel suo Paese, il Brasile, in occasione della pandemia, con un riferimento finale al lavoro di Ferenczi “Effetto vivificante e curativo dell’“aria fresca” e dell’“aria buona”, del 1918.

Da un altro vertice di osservazione, Judit Szekacs-Weisz, con il suo “Cronache dal Covid: fare psicoanalisi al tempo della pandemia. Realtà esterna e realtà psichica al tempo del lockdown” riflette sui profondi mutamenti che hanno investito il setting analitico a causa del distanziamento sociale: che cosa significa incontrarsi virtualmente, rinunciando al lettino e alla funzione contenitiva dello studio dell’analista? Quali limitazioni e quali nuove prospettive apre la comunicazione a distanza?

Con il suo “Sull’analisi poligama”, Emanuel Berman compie un’indagine su alcu- ne contaminazioni del setting che si verificarono nelle analisi individuali di Ferenczi di un gruppo di pazienti che intrattenevano stretti rapporti amicali.

Seguono una riflessione e un excursus storico di Christopher Fortune su “L’influente amicizia tra Georg Groddeck e Sándor Ferenczi”, nel quale l’Autore mette in evidenza il ruolo di primo piano che ebbe l’Autore de “Il libro dell’Es” nel sostenere e sollecitare la creatività dell’amico durante i periodi che lo videro in grave difficoltà emotiva.

A seguire lo studio della psicoanalista e filosofa brasiliana Jô Gondar su “Ferenczi e gli studi di genere”, dove sono messe in evidenza le coraggiose intuizioni e l’ispirazione fortemente laica del pensiero dell’Ungherese a dispetto dello spirito del suo tempo.

Di seguito, Hayuta Gurevich, con il suo “Una lettura contemporanea di “Regressione alla dipendenza” di Winnicott, nel linguaggio di Ferenczi” compie un complesso confronto fra alcuni temi cruciali nel pensiero dei due Autori.

Gianni Guasto scrive poi su “Ferenczi di fronte all’enigma Schreber: dall’incidente di Palermo alla scoperta dell’intropressione”, lavoro che mette in evidenza l’interesse di Ferenczi per il trauma reale e per l’introiezione dell’aggressore, contrapposto alla classica lettura freudiana del volume scritto dal giudice Daniel Paul Schreber durante il suo internamento in ospedale psichiatrico.

Infine, Chiara M. Carugati ci offre una pregnante riflessione su disturbo post-traumatico e neglect, con ampia documentazione clinica, con il suo “Quello che non c’è stato. Disturbo Post Traumatico da Stress Complesso e neglect emotivo”.