ecco il secondo numero dei quaderni del Cerp dedicato all’estremo:

Perché l’Estremo?

Come clinici percepiamo sempre più frequentemente che la real-tà in cui viviamo e che vivono i nostri pazienti abbia a che fare con un mondo i cui confini si stanno consumando. Sempre più spesso ascoltiamo un linguaggio che rimanda ad esperienze vissute come estreme e le informazioni veicolate dai mass-media – a loro volta globalizzate e quindi estreme – ci rendono partecipi di vicende descritte come tali.

L’ambito strettamente assegnato ha un territorio preciso: La Clinica dell’estremo.

dall’editoriale di Roberta Bommassar e Simona Taccani

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